venerdì 27 maggio 2011

Un Brescia modello Real Madrid

Il Brescia deve vendere per rinascere, se non potrà vendersi al miglior offerente. La società chiama una cordata che finora non ha dato la risposta richiesta da Gino Corioni. Nessuna proposta concreta, discorso aperto ma in stand-by, nonostante incontri, colloqui, contatti. Bisogna cedere i pezzi pregiati per fare cassa, pagare i debiti e ripartire. Corioni cerca sostegno: industriali disposti ad essergli partner, di dirigenti di provata fiducia. Figure nuove che sta provando a coinvolgere nel progetto di un Brescia comunque più solido. Se Luca Saleri, attuale vice presidente, accrescerà senz'altro il suo sostegno, nell'attesa di convincere qualche imprenditore a entrare in un Cda non più a gestione prevalentemente familiare, Corioni medita di affidarsi all'esperienza di top manager come Ugo Calzoni e (novità) Fausto Lechi. Già in passato al fianco del Brescia, sostenitore della Brixia nella pallanuoto di serie A1, il 53enne Lechi è stato direttore generale della Ubi Leasing ed è presidente del Consiglio direttivo della Fondazione Brescia Musei. Non un finanziatore, ma un dirigente per un club che vuole (e deve) ridarsi una struttura consistente dopo una stagione disastrosa. «Io credo che con un gruppo forte, allargato, il Brescia potrebbe benissimo riprendersi - assicura Lechi -. Per fare grandi cose andrebbe sperimentata una soluzione che non c'è, né qui né altrove in Italia: una holding per lo sport, una polisportiva che porti avanti in modo efficace il calcio ma anche il basket, la pallanuoto, il rugby».
Tante società quante sono le discipline, controllate dall'alto dalla società-madre. «Modello Real Madrid - spiega Lechi -. Sarebbe più facile, con una holding per lo sport, convincere il Comune a garantire una partecipazione. E magari si sbloccherebbero i discorsi relativi allo stadio e al palazzetto. In questo caso contribuirei volentieri». IL BRESCIA attuale, tuttavia, non è una polisportiva. E cerca, nell'immediato, nuovi alleati. Se Corioni chiedesse a Lechi di diventare un dirigente del Brescia, se non addirittura il presidente? «In questo momento ho alcuni impegni da risolvere - dice Lechi -. Dopodiché, a determinate condizioni, la mia disponibilità potrebbe esserci. Sono legato da stima, affetto e amicizia a Corioni». Al di là del fronte societario, il Brescia deve sondare il mercato-allenatori prima che la concorrenza si aggiudichi tutte le migliori scelte. Fra i tecnici emergenti, oltre a Vincenzo Torrente (promosso in serie B con il Gubbio), un'ipotesi percorribile è Vincenzo Montella, classe '74, che ha appena debuttato alla Roma. Resta in corsa Davide Nicola del Lumezzane. Ieri il presidente Corioni ha incontrato il direttore sportivo rossoblù Luca Nember. Che potrebbe approdare in biancazzurro con Nicola.
Tratto da Bresciaoggi

Nessun commento: